Come valutare il nostro stato di salute [parte 2 di 3 – serie sulla vitalità/salute]

Nel precedente articolo ‘cosa significa essere in salute?’ ho introdotto un modo diverso di intendere la salute. Ho illustrato come è più utile usare il concetto di vitalità al posto dell’idea a cui siamo più abituati di salute contrapposta alla malattia. Abbiamo in questo contesto espresso la considerazione che una persona  ha una buona vitalità (e quindi una buona salute) se ha una mente lucida, un buon sonno, può mangiare normalmente, è in grado di fare i movimenti necessari alla sua vita ed ha sufficiente energia per le cose da fare. Sottolineo che questo semplice concetto è molto utile per valutare il nostro stato e ci impone di pensare alla nostra vitalità-salute in modo attivo.

Ora entreremo un po’ più nel dettaglio degli aspetti che ognuno può valutare per determinare il proprio  livello di vitalità-salute. Andremo infatti ad ampliare l’elenco dei criteri da considerare, in modo da avere un insieme di indicatori per una valutazione più oggettiva.

Prima di tutto è necessario introdurre un paragone che chiarisce immediatamente il concetto: la metafora della coperta. Si, proprio quella che si usa spesso nel linguaggio colloquiale quando si dice “la coperta è troppo corta”, cioè quando s’intende che non ci sono abbastanza risorse per coprire tutte le necessità e quindi qualcosa rimane necessariamente “fuori”. E’ una metafora utile per capire ulteriormente il legame tra vitalità e salute. Abbiamo visto infatti che il concetto di vitalità è quantitativo e può variare di livello (in opposizione al concetto di salute/malattia che è come un interruttore on/off). Quindi la nostra vitalità è come la nostra coperta, che idealmente ha da coprirci interamente d’inverno per non lasciare nessuna parte al freddo. Seguendo questa metafora la nostra vitalità avrà da essere abbastanza abbondante da coprire tutte le nostre funzioni  essenziali, organiche e mentali, oltrechè essere sufficiente per permettere al nostro sistema di adattarsi in modo efficace a tutte le sollecitazioni e stimoli esterni. Ma sarebbe ancora meglio se ne avanzasse, in modo da permetterci di portare avanti, con il massimo dell’efficienza, tutti i processi di eliminazione e depurazione che permettono un appropriato rinnovamento (sia a livello fisico che mentale…naturalmente). Un ultimo importante dettaglio, la nostra vitalità ha da essere in quantità adeguata ma anche ben distribuita, infatti se abbiamo una coperta abbastanza grande ma che si ripiega tutta da una parte comunque ci lascia delle parti scoperte, quindi al fine di stare veramente bene è necessaria sia la quantità appropriata che la buona distribuzione della nostra vitalità.

la nostra vitalità è come la nostra coperta, che idealmente ha da coprirci interamente d’inverno per non lasciare nessuna parte al freddo. Quindi abbastanza abbondante e ben distribuita in modo da coprire tutte le nostre funzioni essenziali (fisiche e mentali)

Per valutare il livello di vitalità possono essere sufficienti i criteri che abbiamo elencato all’inizio dell’articolo, ma per determinare la appropriata distribuzione è necessario affiancare altri criteri. Ora vedremo un elenco di aspetti facili da osservare e comprendere da tutti, questi riguardano funzioni basilari del nostro organismo. Gli aspetti che valuteremo fanno parte di uno dei vari metodi di valutazione impiegati nella Medicina Cinese, ai  quali un professionista affianca altre modalità di valutazione per avere un quadro il più possibile completo (per es. osservazione della lingua e del viso, palpazione del polso e di punti specifici del corpo). In questo caso faremo un dialogo con noi stessi, con lo spirito di un investigatore, per capire meglio come siamo fatti e cosa possiamo fare per stare meglio. Ma vediamo subito gli aspetti che andremmo a valutare:

  • Rapporto con il caldo e il freddo
  • Dolori (e fastidi)
  • Appetito e Digestione
  • Eliminazione (feci)
  • Sonno
  • Organi di senso (vista e udito)
  • Stato emozionale

Di seguito vediamo con maggior dettaglio ogni criterio. Per valorizzare al massimo le informazioni che ricaverai, prendi foglio e penna e per ogni indicatore dai un voto da uno a dieci. Valori bassi corrispondono a uno stato non tanto buono, mentre valori alti indicano uno stato ottimale.

Rapporto con il caldo e con il freddo: Sembra banale ma questo è un ottimo indicatore, ed è molto immediato da valutare. A un buono stato di salute si associa naturalmente un rapporto abbastanza neutro con la temperatura, cioè la persona non soffre particolarmente né il caldo né il freddo. Inoltre la persona non sarà caratterizzata dalla frequente presenza di mani/piedi/viso freddi o caldi. Per contro, più soffriamo una delle due temperature o manifestiamo una sregolatezza nella nostra temperatura interna (che si manifesta nello stato di mani, piedi e viso) più ci indica che la nostra vitalità lascia alcune funzioni “allo scoperto”.

Dolori (e fastidi): è perfettamente normale avere ogni tanto qualche fastidio o qualche dolore. Il nostro apparato muscolo-scheletrico e le articolazioni sono viste dal pensiero orientale come la nostra corteccia, cioè la parte che è più coinvolta nel nostro adattamento alla sollecitazione dall’esterno, ma anche nel ‘risolvere’ tensioni e problematiche interne spesso di natura mentale-emozionale. Questo per chiarire che dolori o fastidi passeggeri sono normali anche in una persona con una buona vitalità. L’indicatore inizia ad evidenziare qualche problema quando abbiamo dolori cronici (che durano da molto tempo) o che sono intermittenti (si presentano saltuariamente ma sempre con le stesse caratteristiche da molto tempo). Naturalmente più i  dolori sono intensi e numerosi,  e  maggiore è il rilievo di questo indicatore.

Appetito e digestione: sappiamo tutti che quando stiamo male l’appetito diminuisce, e nella cultura popolare l’appetito è da sempre un indicatore dello stato di salute. Insieme all’appetito occorre valutare anche la qualità della nostra digestione. Idealmente dopo aver mangiato, oltre a un normale senso di sazietà, non bisognerebbe avere alcun fastidio. Se invece ci sentiamo appesantiti, con un peso sullo stomaco, se c’è gonfiore o acidità, allora la qualità della nostra digestione non è ottimale.

Eliminazione (feci): normalmente nella Medicina Cinese viene valutata sia la regolarità intestinale che la frequenza e le caratteristiche della minzione. Ho preferito ora entrare solo nel dettaglio della evacuazione intestinale poiché è più facile da valutare. Avremo una buona eliminazione se siamo regolari d’intestino, il che significa andare di corpo almeno una volta al giorno! Inoltre è altrettanto importante la qualità delle feci, che idealmente hanno da essere ben formate.

Sonno: come ho spiegato nell’articolo ‘Riposo e rilassamento, aspetti fondamentali per la nostra salute’, la qualità del riposo che diamo al nostro corpo è molto importante. Da una parte il sonno può essere alterato da cause esterne (abitudini, lavoro, figli, ecc…) ma molto frequentemente il sonno non è ottimale anche se non ci sono condizione esterne che lo alterano. Infatti quello che andremo a valutare in questo criterio è se ci addormentiamo senza problemi, se il sonno è ininterrotto durante tutta la notte e se la mattina ci svegliamo riposati. Se uno o più di questi aspetti non è ottimale allora vuol dire che c’è una disarmonia in alcune delle nostre funzioni interne.

Organi di senso (vista e udito): in uno stato ottimale di vitalità-salute la vista e l’udito sono buoni. Sappiamo tutti come lo stato di questi due sensi tende a peggiorare con l’età, ma non è raro che uno dei due possa subire un drastico peggioramento dopo un periodo stressante prolungato o particolarmente intenso.

Per ultimo, ma non meno importante, c’è il criterio che riguarda il nostro stato mentale-emozionale! Per semplicità mi focalizzerò sulla componente emotiva.

Stato emozionale: Le nostre emozioni ci accompagnano fin dalla nascita e sono una parte fondamentale dell’essere umano. Esse sono funzionali al nostro interagire con il mondo e quindi hanno tutte un senso all’interno dell’espressione vitale di una persona. Il punto chiave nel contesto che stiamo affrontando è il fatto che le emozioni sono solo una parte della nostra sfera psichica e il nostro sistema richiede una grande quantità di energia per mantenere un equilibrio tra la nostra sfera emotiva e il resto delle nostre funzioni cognitive. E’ quindi chiaro che quando le emozioni “strabordano” evidenziano che non c’è abbastanza vitalità per consentire un’ espressione armoniosa di esse. Ma cosa significa ‘espressione armoniosa delle emozioni’? L’argomento è molto interessante ma anche complesso, quindi richiede una trattazione dedicata. Intanto in modo sintetico possiamo dire che c’è equilibrio emozionale quando manifesto le mie emozioni in modo passeggero, solo quando sono funzionali a ciò che sto vivendo e in misura adeguata. Se vivo una o più emozioni in modo troppo intenso, troppo frequente o per troppo tempo allora si può dire che il livello di armonia emozionale può sicuramente migliorare. Questo argomento lo approfondirò in un articolo specifico, ma intanto ci basti ricordare quelle volte in cui ci capita di riposare meno rispetto a quello  a cui siamo abituati, come ci sentiamo durante la giornata? di solito si è più suscettibili e irritabili, vero? Questa osservazione è valida non solo in quella particolare giornata e in quei particolari momenti ma anche in generale, quindi come si manifestano le nostre emozioni è un valido indicatore del nostro livello di vitalità. In particolare è un criterio che ci aiuta a capire se la nostra vitalità raggiunge livelli adeguati nella nostra sfera psichica (ricordate il concetto di distribuzione adeguata della vitalità?), infatti non è raro che ci siano persone che manifestano apparentemente un buon livello di salute sul piano fisico ma sul piano mentale si evidenziano delle problematicità.

A questo punto, se hai dato un voto ad ogni criterio puoi fare la media dei valori ottenuti, in questo modo avrai una auto-valutazione del vostro stato attuale di vitalità-salute. Il risultato é diverso da quello che avevi immaginato all’inizio della valutazione dei singoli criteri? Considerando il valore che hai ottenuto, sei soddisfatto o vorresti migliorare? Da qualche criterio è emerso che ci sono aree ‘scoperte’? Queste sono tutte considerazioni importanti, dalle quali possono scaturire azioni e comportamenti nuovi orientati al mantenimento o al recupero di un buon livello di vitalità-salute!

Se vuoi scrivi sotto nei commenti che riflessioni ne sono scaturite dalla lettura dell’articolo.

Nel prossimo articolo di questa serie esploreremo vari modi di aumentare la propria vitalità! Al prossimo post!

 

PS: I concetti espressi in questa serie di articoli sono il frutto della mia formazione nelle discipline orientali per la salute, della mia esperienza professionale e dalla mia esperienza come formatore. Chiarisco quindi che il modo e il linguaggio in cui espongo questi concetti sono volutamente diversi da quelli tradizionali, infatti sono volti a far comprendere con efficacia l’argomento alle persone estranee alla filosofia e visione dell’uomo proprie del pensiero orientale.